Trovare un accordo sull’uscita del carbone dalla produzione elettrica e dai finanziamenti internazionali.
Impegno dei Paesi sviluppati di mobilitare 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020 e fino al 2025.
Istituzioni finanziarie internazionali inviate a mobilitare maggiori finanziamenti per il clima e a fornire nuovi strumenti per accelerare la transizione all'energia pulita.
Riconosciuto il contributo dell’energia alla produzione di gas serra e la connessione tra perdita di biodiversità e cambiamento climatico.
Tutti i Paesi riconoscono l’avvertimento della comunità scientifica globale e dichiarano che questo deve essere il decennio dell'azione.
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Riconoscimento della criticità di mantenere l’incremento della temperatura entro 1,5°C.
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Paesi che ancora non hanno presentato nuovi impegni nazionali di riduzione delle emissioni lo faranno entro la COP26, con strategie per la neutralità delle emissioni.
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Integrazione dei processi di bilancio e pianificazione nazionale per facilitare l'accesso ai finanziamenti per affrontare l’adattamento.
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Riconosciuto un nuovo ruolo delle fonti rinnovabili nel processo di transizione energetica.
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Rinnovato concetto di sicurezza energetica, delle fonti e dello stoccaggio di energia a fronte del rischio clima e degli eventi meteorologici estremi.
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Garantire che le misure di ripresa post-Covid siano ottimizzate per evitare danni ambientali.
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Adottato un “Piano d’azione per città intelligenti, resilienti e sostenibili” con aumento delle soluzioni basate sulla natura o approcci basati sugli ecosistemi nelle città.
Qui i documenti finali: https://www.g20.org/italian-g20-presidency/documents/ministerial-meetings-documents.html