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Igiene urbana e tutela del mare: l’assessore Mancuso in commissione Ambiente

14/1/2022 - La commissione Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio, ha incontrato l’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso. Discusse le linee programmatiche dell’Amministrazione in materia di igiene urbana e tutela del mare.



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Rete Civica Metropolitana

La commissione Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio, ha incontrato l’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso. Discusse le linee programmatiche dell’Amministrazione in materia di igiene urbana e tutela del mare. Prioritario per l’assessore rinnovare profondamente l’assetto di Asìa: partirà a breve la procedura concorsuale per assumere nuovo personale, ma risulta ora necessario, per fronteggiare l’emergenza rifiuti in città, un intervento urgente che porterà all’impiego di tutti i 200 lavoratori interinali idonei inseriti in graduatoria.

Una situazione sempre più drammatica quella della raccolta dei rifiuti in città, che richiede soluzioni straordinarie. Così l’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso è intervenuto sull’ emergenza delle condizioni igieniche in città, causata dall’aggravarsi delle condizioni sanitarie del personale Asìa, con circa il 28% di lavoratori contagiati o in isolamento, pari a oltre 400 unità non disponibili. Una difficoltà crescente, ha spiegato, che impone, nonostante le perplessità dell’Amministrazione, il ricorso ai 200 lavoratori interinali idonei presenti in graduatoria che verranno progressivamente chiamati con contratti trimestrali.

Resta ovvia e strategica, ha chiarito Mancuso, la soluzione del concorso per assumere stabilmente nuovo personale: nei prossimi giorni si stabiliranno con il Formez i tempi e i modi per l’espletamento delle procedure, con la previsione di assumere 454 lavoratori entro il 2022, lasciando aperta la graduatoria per assorbire progressivamente 729 lavoratori entro il 2024. Obiettivo dell’Amministrazione è riformare profondamente la mission di Asìa, ha annunciato, che deve dotarsi finalmente di un piano industriale al passo con i tempi e con le esigenze poste dall’Unione Europea in tema di smaltimento dei rifiuti e economia circolare.

Molti altri temi affrontati dall’assessore nel corso della riunione: centrale quello delle bonifiche, in particolare del Sito di Interesse Nazionale di Napoli Est, dove si lavorerà sul doppio versante del ripristino della linea di costa e del recupero della parte strutturale interna; sul mare, la sfida che si presenta per l’Amministrazione riguarda anche la gestione delle spiagge, che a breve l’Autorità Portuale riaffiderà al Comune: sarà necessario su questo fronte ripensare a forme di collaborazione con le cooperative, come già avvenuto in precedenza, ma anche, per la prima volta, prevedere il coinvolgimento dei percettori di Reddito di Cittadinanza.

La responsabile dell’Area Ambiente, Roberta Sivo, ha illustrato i contenuti della delibera 517 discussa nello scorso Consiglio comunale relativa all’istituzione, per dodici mesi, di un servizio di mediazione territoriale per lo sviluppo della raccolta differenziata. Salvatore Iervolino e Gaetano Bianco, rispettivamente dirigente e funzionario del Servizio Tutela del Mare, hanno illustrato alla commissione le modalità di gestione finora attuate sulle spiagge comunali.

Nel dibattito, Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha espresso perplessità sui contenuti della delibera 517 che stanzia ingenti somme per una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema dello smaltimento dei rifiuti: sarebbe molto più efficace, ed economico, partire dalle scuole per ricostruire sui territori la credibilità perduta sul tema. Perplessità espresse anche sulle forme di gestione prefigurate per le spiagge comunali che, finora, non hanno prodotto efficienza, e andrebbe pensato anche un impiego dei percettori di RdC più complessivo, non limitato alle spiagge della città. Necessaria infine una riorganizzazione del rapporto di lavoro con le partecipate, immaginando anche misure per calmierare le assenze massicce del personale in occasioni nevralgiche per il servizio ai cittadini, come le consultazioni elettorali.

Alessandra Clemente (Misto) ha chiesto risposte chiare sui tempi della procedura concorsuale; ha sollevato una questione di opportunità sulla scelta dell’Amministrazione di avvalersi, per far fronte all’emergenza rifiuti, dei lavoratori interinali individuati con una procedura che appare discutibile per i tempi e i modi in cui si è svolta. Ha chiesto inoltre di rimodulare con il soggetto erogatore dei fondi oggetto della delibera 517 – la Regione Campania – il progetto di formazione e informazione sul tema dei rifiuti.

Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde) si è detto completamente insoddisfatto della relazione dell’assessore Mancuso. Non è più possibile accontentarsi, dopo cento giorni, di un elenco di punti sui quali non viene proposta alcuna soluzione concreta, soprattutto sul tema della riorganizzazione di Asìa e della sua eventuale unificazione con Sapna. Non sono allo stesso modo comprensibili la scelta di fare ricorso ai lavoratori interinali per affrontare l’emergenza in città, quando ci sono gli ex lavoratori del progetto Attività di Pubblica Utilità e i percettori di Reddito di Cittadinanza, e la mancanza di spiegazioni e documenti sul futuro assetto di Bagnoli o sulla sorte degli ex lavoratori del Consorzio Unico di Bacino rispetto alla procedura concorsuale in programma. Sulla presenza di una sola associazione territoriale tra gli invitati alla riunione, Andreozzi aveva anche evidenziato, in apertura dei lavori, la necessità di garantire il giusto pluralismo, osservazione condivisa anche da Alessandra Clemente.

Demetrio Paipais (Movimento 5 Stelle) ha infine chiesto all’Amministrazione di aggiornare la short list del Comune di Napoli relativa agli avvocati ai quali affidare incarichi di patrocinio legale.

Su tutti questi aspetti ha replicato l’assessore Mancuso che in particolare ha chiarito che l’Amministrazione è al lavoro per risolvere la questione degli ex lavoratori Cub e indire in tempi rapidissimi il concorso. Sul ricorso agli interinali, Mancuso ha condiviso le perplessità espresse in commissione, ma ha confermato che la situazione del momento non consente alla città di pagare prezzi più alti per l’emergenza in corso.