Il giovanissimo rapper che con il brano “I p’ me, tu p’ te” ha conquistato il secondo posto nella classifica finale del Festival di Sanremo e ha ottenuto un plebiscito al televoto è stato ricevuto oggi nella Sala dei Baroni di Castel Nuovo dal sindaco Gaetano Manfredi che, in segno di riconoscenza per il contributo dato alla diffusione della cultura musicale di Napoli, gli ha consegnato la medaglia della città e una targa ricordo.
All’incontro pubblico, introdotto dal consigliere delegato per la Musica e l’Audiovisivo Ferdinando Tozzi, ha preso parte anche la presidente del Consiglio comunale Enza Amato.
Cresciuto nel rione Gescal a Secondigliano, Geolier ha sempre mantenuto uno stretto legame con la sua terra d’origine esprimendolo non solo attraverso la musica, ma anche con attività dalla forte valenza sociale, come testimoniato dalla sua partecipazione ad iniziative nelle carceri, negli ospedali e nelle realtà dove sono in atto programmi di rigenerazione urbana. Un impegno che proseguirà nel solco già tracciato attraverso altri progetti che verranno realizzati nell’ambito di Napoli città della Musica.
“Geolier – ha sottolineato il sindaco Manfredi – è espressione di una delle tante facce della nostra cultura musicale e questo riconoscimento era dovuto. A Emanuele chiederemo un forte impegno per continuare delle attività che già abbiamo avviato con lui nelle nostre periferie. Abbiamo bisogno di testimonial per parlare al grande popolo dei giovani e mandare loro messaggi positivi utilizzando il loro linguaggio, la musica e le loro espressioni culturali. Sono molto dispiaciuto per alcune polemiche che ci sono state a Sanremo. Napoli è un luogo di grande cultura internazionale. Non cadiamo nelle polemiche e nelle contrapposizioni perché sono ragionamenti provinciali. Sono contento che Geolier abbia reagito in maniera positiva perché è anche segno di una città più matura, che non è vittima degli stereotipi ma guarda a testata alta alle sfide che ha davanti”.
“La nostra difficoltà, molto spesso, è riuscire ad entrare nel mondo dei giovani – ha detto la presidente Amato –. Geolier, con i valori, le parole e le emozioni che mette nella sua musica, ha aiutato noi genitori ad entrare nel mondo dei propri figli. A nome di tutta la città di Napoli lo ringrazio anche per l’eleganza e la signorilità con cui ha retto alle provocazioni, dimostrandosi un grande uomo e un grande artista”.
“Con Emanuele – ha affermato il consigliere del sindaco Ferdinando Tozzi – abbiamo avviato un percorso di collaborazione per Napoli Città della Musica fin dal 2022, in particolare per valorizzare i giovani talenti e portare esempio e speranza nei luoghi del disagio; anche queste azioni fanno di Geolier un artista apprezzato e meritevole, e, da avvocato dello spettacolo, posso dire che Emanuele è stimato non solo dai fan ma anche dalla industry proprio per il suo modo di essere, oltre che per le sue straordinarie doti musicali”.
“Voglio ringraziare tutti e in particolare il sindaco per la vicinanza che ha dimostrato a me che sono un ragazzo del 2000. Sono andato a Sanremo con l’obiettivo di portare la lingua napoletana e ci sono riuscito. Il risultato conta poco. Sono grato del supporto della mia città. È vero, quando un prodotto esce da Napoli, i napoletani ne sono proprietari. Io sono proprietà di Napoli”, sono state le parole di Geolier.
Questo il testo riportato sulla targa consegnata dal sindaco a Geolier: “Emanuele Palumbo, Geolier, figlio di Napoli, in segno di gratitudine e ammirazione per il prestigioso traguardo conseguito per aver rappresentato la Città e la sua cultura musicale nella gara canora più prestigiosa del Paese, Festival di Sanremo 2024. Napoli, grande Città della Musica, è orgogliosa e sostiene i suoi talenti”.